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Marco Ricciardi e Max Famara Badjie esultano per il secondo gol di Resistenza Granata (foto Cassarà)
Paura del brutto tempo e poca voglia di uscire per il classico riposo domenicale? Ecco a voi la soluzione! In Via Osoppo va in scena uno spettacolo puro dentro e fuori dal campo, tra tifosi in delirio sugli spalti e giocate che in questa categoria si vedono di rado: è Resistenza Granata-Aviglianese, la grande classica del Girone A di Terza Categoria, una partita che non avreste dovuto perdervi per alcuna ragione. Un tripudio di cori, fumogeni e bandiere che ha illuminato letteralmente la grigia domenica torinese, cornice che ha egregiamente supportato il pirotecnico 2-2 con cui la sfida è andata dritta dritta nell’archivio tra i migliori momenti della storia della Terza piemontese. A gioire è soprattutto il popolo granata di Resistenza padrone di casa che, dopo aver battuto gli arancioneri aviglianesi nella sfida d’andata, si conferma bestia nera della capolista bloccandola sul pari. Decisiva nell’inerzia del match la doppietta del fantasista di casa Marco Ricciardi che ha ripreso dal dischetto allo scadere l’Aviglianese, dopo che pochissimi minuti prima la magia di tacco di Simone Ventura aveva gelato il pubblico accorso euforicamente al Guazzotti malgrado il tempo incerto.
Per la partita delle 15:00 la squadra di casa allenata da Fabrizio Zecchi si schiera con il solito assetto del 3-4-3, affidandosi alla stazza di Cornaglia dietro, alla qualità e ai polmoni di Consoli e Badjie a metà campo e alla spregiudicatezza di Manè in avanti supportato dal mancino telecomandato di Ricciardi.
Gli ospiti di Davide Bonino optano invece per il classico 4-3-3, denso di carattere e solidità difensiva, di qualità in mezzo al campo con Carretta e Piacenza e con la inestimabile fantasia di Ventura e de “l’uomo del ritorno” Talarico davanti, pronti a sfruttare le spizzate della torre El Bdine.
LA PARTITA
Talarico è una sentenza. Tempo nemmeno di accomodarsi sugli spalti e di rivedere il campo offuscato dai fumogeni che l’Aviglianese si rende pericolossima con Ventura, imbucato da Talarico ma stoppato sul primo palo dalla paratona di De Feudis subito reattivo. Reattività che invece al 6′ viene un po’ a mancare al portierone granata, con la capolista che sfrutta un’amnesia difensiva e passa in vantaggio a freddo: su un lancio lungo dalle retrovie El Bdine spizza all’indietro nello spazio, la palla rimane colpevolmente vagante e ci si avventa Talarico che anticipa De Feudis in uscita e spinge dentro a porta vuota per lo 0-1. Il gol scuote fin da subito la formazione di Zecchi, che man mano prende possesso del gioco e sale di baricentro andando ad insidiare la trequarti arancionero arroccata dietro la linea del pallone. Primo spunto all’11’ è il colpo di testa di Younousse Manè sulla punizione di Consoli, mal calibrato alto sopra la traversa. Passa un giro d’orologio e l’attaccante senegalese ha un’altra chance ghiotta per pareggiare: sull’apertura panoramica di Ricciardi, Pampaloni serve a rimorchio proprio Manè che da buona posizione strozza e concede facile presa per La Rocca. I tentativi d’assalto granata faticano a trovare concretezza negli ultimi venti metri. malgrado l’ottima mole di gioco accumulata nel corso della prima mezz’ora. Tanto che intorno al 30′ a tornare pericolosa è l’Aviglianese: Carretta batte corto da corner sorprendendo la difesa piazzata di Resistenza, Ventura dal limite dell’area piccola si gira e calcia a botta sicura, ma trovando solo l’esterno della rete e dando l’illusione del gol ai caldissimi ultras ospiti. Ultima occasione di un primo tempo che va lentamente scemando di intensità – anche a causa della temperatura rialzata – è la conclusione da lontanissimo di Piacenza altissima sopra la traversa.
Finale non adatto ai deboli di cuore. La ripresa riparte con Resistenza Granata che logicamente va a caccia del pari, cercando di trasformare le azioni create in chances pericolose e degne di nota. L’Aviglianese invece, costretta a sostituire il portiere La Rocca con il vice Soudqi Yahya, abbassa sempre più il proprio baricentro, ma soprattutto allunga pericolosamente le distanze tra i reparti, venendo a mancare di lucidità nel recupero e nella gestione delle ripartenze. Tanto che all’11’st i granata trovano il meritatissimo pareggio: Pampaloni vince un rimpallo vicino alla bandierina e crossa una pennellata sul secondo palo per Ricciardi, che tutto solo si coordina bene e fa partire un bolide al volo di sinistro che non lascia scampo a Soudqi. I minuti seguenti sono una fase di stallo totale: i minuti passano, le squadre stanche si sfilacciano, la tensione inizia a prendere il sopravvento e le occasioni stentano a decollare. Il pubblico da fuori da’ una mano alle due compagini, sostenendo con grande emotività i ragazzi in campo e mantenendo un clima di divertimento molto piacevole, a fronte di un equilibrio sul terreno di gioco poco vibrante. Tanto che, tra un fallo e un altro forse non gestito in maniera idilliaca dal direttore di gara, si arriva al finale di partita senza grosse emozioni. Evidentemente però, il copione di questa partita sembra uscire dai migliori film della Marvel: la battaglia è solo rimandata al finale e proprio qui i supereroi salgono in cattedra. Al 43’st il difensore granata Calosso compie il primo errore della propria partita perfetta e il risultato è fatale: saltato dal lancio lungo della difesa arancionero, il centrale di sinistra lascia andare in fuga Carretta, il centrocampista numero 18 alza la testa e vede al centro l’arrivo di Ventura che, in corsa, gira genialmente di tacco l’assist del compagno tramutandolo in un gol che fa letteralmente impazzire panchina e tifosi aviglianesi. Sembra fatta, la promozione è ad un passo, tre punti in questa difficile partita sembrano oro per i ragazzi di Bonino stremati e sulle gambe. Ma il Dio del Calcio decide d’intervenire ancora una volta per premiare la prova della Resistenza Granata. Badjie al 50’st ha ancora le forze per portare palla ai 30 metri e vedere l’inserimento in profondità di Cornaglia, il numero 7 lo serve e il difensore reinventato attaccante anticipa la sventurata uscita di Soudqi: steso, è calcio di rigore all’ultimo istante. Dagli undici metri si presenta Ricciardi, che con freddezza incrocia e manda in estasi il popolo granata in tribuna, per il 2-2 finale che ferma la corsa al titolo della capolista.
Marco Ricciardi e Max Badjie, i migliori di Resistenza Granata nel pareggio contro l’Aviglianese
IL TABELLINO
RESISTENZA GRANATA-AVIGLIANESE 2-2
RETI (0-1, 1-1, 1-2, 2-2): 6′ Talarico (A), 11′ st Ricciardi (R), 43′ st Ventura (A), 52′ st rig. Ricciardi (R).
RESISTENZA GRANATA (3-4-3): Defeudis Mauro 6, Bianco 6.5, Calosso 6, Consoli 7, Cornaglia 7, Ez Zarhrate 6, Badjie 7.5, D’Amico 6, Mane 6.5 (36′ st Panerati sv), Pampaloni 6 (16′ st Petrone 6.5), Ricciardi 7.5. A disp. Tempera, Kharrat, Zecchi, Zumbo, Achik, Falzetta. All. Zecchi Fabrizio 7. Dir. Di Lorenzo – Tavella.
AVIGLIANESE (4-3-3): La Rocca 6 (1′ st Soudqi 5.5), Cena 6.5, Zerbini 6.5, Smeriglio 5.5 (4′ st Flagella sv, 9′ st Marino 6.5), Polichetti 6, Cocola 6, Piacenza 6, Carretta 6.5, El Bdine 6 (40′ st Alessandro sv), Ventura 7, Talarico 6.5 (22′ st Aurigemma 6). A disp. Dambrosio, Limone, Cigna, Martino M.. All. Bonino 6. Dir. Bolettieri – Marino.
ARBITRO: Calapai di Torino 5.5.
AMMONITI: 36′ Zerbini (A), 37′ Bianco (R), 28′ st Polichetti (A), 29′ st Cocola (A), 47′ st Cornaglia (R), 52′ st Ricciardi (R).
LE PAGELLE
RESISTENZA GRANATA
Defeudis 6 Super nel primo intervento della partita, sul primo gol è in ritardo ma l’errore è più difensivo che suo, sul secondo non può assolutamente nulla. Per il resto è spettatore attento del match.
Bianco 6.5 Parte male e ha qualche colpa negli svarioni dei primi minuti, dopodiché non rischia mai nulla e nella ripresa è insuperabile.
Calosso 6 Parabola opposta rispetto al cap: una partita perfetta, fino al buco del secondo gol, un posizionamento avventato che poteva costare carissimo.
Consoli 7 Filtro perfetto a metà campo e qualche cambio di gioco che consente alla squadra di sorprendere la retroguardia, le seconde palle sono sue.
Cornaglia 7 Vince tutti i duelli aerei e tatticamente è perfetto, nel finale si guadagna un rigore con coraggio e quel pizzico di follia che un difensore ha quando si spinge in attacco.
Ez Zarhrate 6 Un po’ restio nel proporsi in avanti, palla al piede ha qualità e non sbaglia i passaggi e partecipa alla fase difensiva nella ripresa in modo preciso.
Badjie 7.5 Polmone della squadra, è ovunque e giostra bene la manovra offensiva della formazione; l’ultimo ad alzare bandiera bianca, l’assist per Cornaglia in occasione del rigore è un colpo di genio.
D’Amico 6 Un’ottima soluzione palla a terra con la sua calma nella gestione e i suoi spunti potenzialmente pericolosi, lotta su ogni pallone nella ripresa ma è evidentemente stanco.
Manè 6.5 Fa da torre bene spizzando parecchi palloni, spreca una buona occasione nel primo tempo ma è sempre pericoloso, mentre nella ripresa è molto solo davanti e lotta su tutti i palloni vaganti (36’st Panerati sv).
Pampaloni 6 Buona soluzione sulla sinistra, ma poco presente in generale in fase offensiva. L’assist per Ricciardi è l’unico (ottimo) lampo.
16’st Petrone 6.5 Tecnica e esperienza per armare la rimonta, duetta bene con i compagni.
Ricciardi 7.5 Mancino interessante ma un po’ opaco nel primo tempo, nella ripresa si galvanizza con gli insulti della curva avversaria e si concede una doppietta eccezionale: gol al volo e rigore all’ultimo minuto, Ice in my veins.
All. Zecchi 7 Squadra spregiudicata che domina la partita e merita il pareggio, peccato per i due errori di reparto da cui nascono i due gol subiti, bravi a non mollare mai spinti dalla curva.
AVIGLIANESE
La Rocca 6 Grande personalità da dietro, il numero uno fumantino urla e guida la sua sguarda alzando la tensione quando serve.
1’st Soudqi 5.5 Sul primo gol può poco, sul secondo è avventata l’uscita che causa il rigore, forse perché incerto sul da farsi.
Cena 6.5 Diagonali perfette, copre bene gli inserimenti alle proprie spalle e vince tutti i contrasti, pur non spingendosi mai in avanti.
Zerbini 6.5 Indemoniato, copre perfettamente su ogni pericolo e si propone davanti con coraggio e velocità; rischia di lasciare la squadra in 10 in più occasioni, ma viene graziato nella ripresa.
Smeriglio 5.5 La mezz’ala sinistra è un po’ spento, vince giusto qualche contrasto nel primo tempo ma tocca pochi palloni in generale (4’st Flagella sv).
9’st Marino 6.5 Buon ingresso, da’ dinamismo in mezzo al campo e fa ripartire con velocità.
Polichetti 6 Lavora di copertura quando Cocola va a saltare con Manè, il suo è un lavoro sporco di pulizia della metà campo.
Cocola 6 Mastino, il duello con Manè è avvincente soprattutto sulle palle alte, ma arriva spesso in ritardo, fino all’ammonizione inevitabile.
Piacenza 6 Geometrie per il centrocampo arancionero, i suoi lanci lunghi sono sempre una buona soluzione; nel filtro manca un po’.
Carretta 6.5 Prestazione in realtà meno brillante rispetto ad altre, ma la sua presenza è sempre importante e l’assist per il gol del momentaneo 1-2 un’intuizione quasi letale.
El Bdine 6 Solita partita sporca per lui, lavora tanto di sponda e spizzate ma il confronto con Cornaglia è al limite dell’impossibile, soprattutto sul piano aereo (40’st Alessandro sv).
Ventura 7 Il fantasista va subito vicino al gol e poi sparisce per lunghi tratti, patendo una partita poco tecnica e molto veloce; ma il gol di tacco al novantesimo è pura poesia, una giocata geniale quanto folle, degna del bomber del girone che continua a riconfermarsi.
Talarico 6.5 Spacca la partita con un assist per Ventura dopo 3 minuti e con il gol del vantaggio dopo 5, confermandosi l’uomo del momento in valle; cala sul lungo e sparisce dalla trama del match.
22’st Aurigemma 6 Contratto, fatica a creare qualcosa nel momento peggiore della propria squadra, ma le colpe non sono solo sue.
All. Bonino 6 La squadra soffre in mezzo al campo perché rimane troppo bassa rispetto alla linea avversaria, con dunque un baricentro troppo arretrato che spalanca la strada ai padroni di casa. Salvato dagli errori altrui e dalle giocate dei suoi fuoriclasse.
ARBITRO Calapai di Torino 5.5 In una partita molto sentita, il fischietto torinese lascia troppo correre, creando tensione in una contesa che stava procedendo senza nervosismi. Non lo si colpevolizza sicuramente per qualche distrazione sul fuorigioco, ma forse per la gestione dei falli si.